Inverno 2012
LA SALVEZZA STA NELL'INNOVAZIONE.
Lo sappiamo: le poche aziende in espansione, nonostante la crisi imperante, sono quelle che hanno saputo individuare nuovi mercati (specialmente esportando prodotti tipici del Made in Italy) basati sull’innovazione di prodotto o di servizio, sulla qualità, sull’eccellenza. E’ chiaro quindi che la strada da seguire è questa: gli esempi sono numerosi. Un’azienda bolognese ha messo a punto una piastrella in ceramica che, grazie all’applicazione di un sottilissimo film, ne consente l’utilizzo al posto dei pannelli fotovoltaici. Un’altra industria ha prodotto degli assi di legno molto più sottili di quelli usualmente presenti in commercio, risparmiando la vita a milioni di alberi. Un professore dell’Università di Pisa ha brevettato delle travi in vetro, producendo anche quella più lunga al mondo, di ben 12 metri. Nel settore dell’illuminazione si stanno producendo dei tipi di lampade in grado di creare ambienti che sappiano coinvolgere il consumatore con approcci multisensoriali. Enormi possibilità sono offerte anche nel settore dei servizi, com’è stato dimostrato, tra i molti casi di successo, anche dall’insediamento dei palazzi reali di Venaria, nei pressi di Torino, che da ex residenza dei Savoia, in via di abbattimento, è stata trasformata in una location innovativa, da tempo meta turistica e sede di eventi culturali, e non solo, di grande significatività. Questo è il vero lusso.
I robot stanno risolvendo i problemi di autonomia, di movimento e di sicurezza e degli anziani e delle persone diversamente abili. Per contro, le industrie nel settore automobilistico realmente innovative sono poche. Non hanno ancora accettato che non sarà più possibile continuare a lamentarsi dell’incontrovertibile crisi dell’auto e che serve, sin da subito, produrre nuovi modelli in linea con i tempi. Ricordo un articolo giornalistico degli anni 60 che dava come certe le auto volanti nel 2010. Siamo oltre la data prevista e non si pretende che volino, ma che almeno siano meno inquinanti.