ESTATE 2014
TRE PAROLE
Questa volta uso tre parole, apparentemente scollegate tra di loro, per analizzare il momento che stiamo vivendo: Rispetto, Diluvio, Web.
Partiamo da Rispetto: se ne sente la mancanza, in tutti gli atti della nostra vita. Si manca di rispetto al buon senso quando il mondo benestante spreca metà del cibo con il quale sfamare chi non ha da mangiare, come si manca di rispetto all’età quando un ragazzo sul bus non fa sedere una signora anziana. Non si rispettano le idee degli altri, non si rispetta l’ambiente, non si rispetta la privacy, non si rispetta l’etica… beh, non si rispetta, in troppi casi, neanche la legge. Con questi continui esempi di mancanza di rispetto per tutto e tutti si genera un’abitudine al peggio, alla sciattezza, alla furbizia, alla scappatoia, alla deroga.
Questo ci collega alla seconda parola: il Diluvio. Diluvio d’informazione e comunicazione, necessità di riempire di parole i contenitori dei mass media che, diversamente, urlerebbero per l’astinenza. Stiamo invadendo ogni spazio possibile, come quei muri bianchi che si coprono via via di scritte, sempre più fitte, sino a formare una ragnatela di segni, dove ogni segno che si aggiunge annulla l’altro che, per difendersi, si fa più grande, sino alla totale non-decifrazione. Il diluvio comunicativo ha ucciso il silenzio e la meditazione.
Ecco il collegamento con la terza parola, che rappresenta la forza e la maledizione del momento: il Web, la ragnatela mondiale che assieme alla democraticità del pensiero libero ci sta sommergendo nella miseria di un linguaggio impoverito, stravolto e offeso. Ma il grande male è la facilità con la quale, tramite la rete, è possibile calunniare, mentire, sottrarre, alludere, stravolgere, quasi sempre sotto la maschera di un nome inventato, quindi protetti dall’anonimato.
Recensioni finte, critiche entusiastiche comprate a blocchi, stroncature pubblicate da concorrenti invidiosi: un diluvio totalmente privo di rispetto che, grazie alla rete, inquina il mondo. Recuperiamo un po’ di silenzio, di rispetto e riportiamo la rete alla sua origine culturale. Diversamente, collassa (è già bene avviata a far si che ciò avvenga) e, date le sue dimensioni, sarebbe un po’ la fine del mondo.