Autunno 2013
Il lusso etico
Sempre più frequentemente il concetto di lusso è accostato allo sviluppo sostenibile, all’attenzione che le organizzazioni produttive devono mostrare nei confronti dell'impatto sociale, quindi alle responsabilità d’impresa, al rispetto per le persone e per l’ambiente. Quasi nessuno, tranne pochi snob irrecuperabili, evita di interessarsi a dove (e soprattutto come) tutto ciò che costituisce il mercato del lusso è prodotto (gioielli, abiti, orologi, accessori, auto, barche ecc.), cose sempre meno intese come oggetti da ostentare e sempre più visti come elementi che sottolineano l’attenzione all’eccellenza, all’unicità, all’innovazione, alla ricerca.
Da queste pagine, qualche tempo fa, il presidente di Assoetica, Bruno Bonsignore, si domandava se il lusso ostentato, che genera un eccessivo divario sociale, possa essere reso sostenibile grazie alla discrezione, per restituirgli quella dignità perduta e il diritto di tutti a prenderlo in considerazione.
Si sta già assistendo a un passaggio del lusso da status symbol a style symbol: un lusso meno ostentato e più intimo, un'occasione per guardarsi dentro, più riflessiva.
Qualcuno afferma che, se in passato il lusso poteva essere definito come qualcosa di esclusivo ed elitario, oggi si sta trasformando sempre più in qualcosa di necessario e accessibile.
Si dice che nessuno, a un certo livello di ricchezza, vuole sembrare la copia di un altro. La soluzione è un nuovo tipo di approccio al lusso, dove la prima cosa da fare è una ricerca su un tipo di nuova creatività, quella non consueta, che può aiutare a potenziare un lusso davvero nuovo basato su concetti di trasparenza, autenticità e solidarietà.
Come sarebbe bello disfarsi completamente del vecchio e obsoleto modo di intendere il lusso. Dovrebbe esistere una parola nuova in grado di definirlo con un termine che non richiamasse la pacchianeria e il “voler apparire”. Qualcuno lo chiama già green luxury. Altri usano il termine consumo critico, altri (con un richiamo alla contrapposizione del fast allo slow) usano il termine slow fashion.
Certo: bisognerà rassegnarsi a usare due parole. Allora, chiamiamolo lusso etico.