Sostenibilità, internazionalità e sguardo alle proprie radici
PittiTime è il tema della 105esima edizione di Pitti Uomo. Due volti maschili - giovinezza e maturità - che si completano, in un gioco di specchi. La moda uomo italiana ed internazionale a confronto per comprendere ed apprezzare il fluire del tempo, l’eleganza di non apparire ma di essere. Per la Fall/Winter 24/25 si punta su una sostenibilità sempre più concreta, su colori green e naturali, su scarti di produzione da cui nascono tessuti innovativi ipertecnici, caldi e leggeri. Collaborazioni intriganti e il ritorno agli archivi: i brand guardano al passato. Si innova partendo dalla propria storia, reinterpretando collezioni amate e leggendarie per dare fiducia e qualche certezza in un momento storico di troppe incertezze.
Pitti Uomo ha dunque aperto le sue porte per mostrare il meglio del menswear internazionale attraverso le nuove collezioni invernali di 832 brand, di cui il 46% esteri. Un'edizione di Pitti Uomo ricca e interessante, con protagonisti importanti della scena fashion, come i designer Luca Magliano, Steven Stokey-Daley, Todd Snyder. Debutta il brand eponimo del giovane e già affermato Achilles Ion Gabriel e molti progetti firmati dai marchi top che hanno scelto Pitti Uomo come trampolino di lancio.
Il percorso espositivo è come sempre organizzato attraverso le sezioni Fantastic Classic, Futuro Maschile, Dynamic Attitude, Superstyling, I Go Out. Oltre alle due aree speciali PittiPets e Vintage Hub Circular Fashion. Molto ampio il capitolo delle collaborazioni internazionali che a questa edizione, oltre all'appuntamento consolidato con Scandinavian Manifesto, vede il lancio del progetto Neudeutsch, dedicato alla new wave del design made in Germany, e un focus sul Giappone con J∞Quality Factory Brand Project e Japan Leather Showroom.
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