Ideamoon
Ryan Gosling e Tag Heuer

Ryan Gosling e Tag Heuer

Può essere considerato uno degli attori più versatili di Hollywood, Ryan Gosling osa essere sempre diverso. Dal pilota tenebroso di Drive al cantante e ballerino nella pellicola candidata all’Oscar La La Land, è impossibile inserire Gosling in una semplice categoria. Nei suoi ruoli ritroviamo una volontà di mostrarsi impavido, di rimettersi costantemente in gioco e di spingersi sempre oltre i limiti del possibile. Quindi, chi meglio di lui poteva unirsi in veste di ambasciatore al marchio svizzero TAG Heuer, in virtù dell’importanza che passione, stile innato e devozione all’eccellenza rivestono sia per l’attore che per il marchio? E chi meglio di Gosling poteva essere l’evidente erede del leggendario Steve McQueen, due uomini per i quali stile e sostanza sono un tutt’uno, e promuovere il brand elvetico? Ma non rappresenta solo questo: è l’emblema di una nuova mascolinità al contempo sensibile e discreta, di una sicurezza che è per definizione stessa naturale, proprio come il marchio.

«Siamo entusiasti di annunciare che Ryan Gosling sarà ambasciatore TAG Heuer internazionale per la sua prima collaborazione in assoluto con un brand. Una stella sin dall’inizio della sua carriera, è diventato un’icona al contempo enigmatica e impenetrabile. È un artista autentico che sceglie i propri progetti con estrema cura, dedicandovi anima e corpo per plasmare non solo il suo personaggio, bensì l’intera direzione artistica. Il film Drive rappresenta il legame più forte con chi siamo oggi e siamo molto entusiasti dei progetti creativi a cui lavoriamo», ha dichiarato il CEO di TAG Heuer Frédéric Arnault.

Ryan Gosling a tal proposito ha sottolineato: «Da oltre centosessant’anni, silenziosamente e ininterrottamente, TAG Heuer si è affermato come pilastro di eccellenza classico e iconico nei suoi campi. Avviare una collaborazione con il marchio è stata una decisione facile e, in generale, in questo momento penso spesso al tempo. I miei figli stanno crescendo talmente in fretta e tengo d’occhio l’orologio come non ero solito fare prima.»