Reflecting Pasolini a Palazzo delle Esposizioni
Palazzo delle Esposizioni ospita fino al 4 settembre 2022 la prima mostra personale italiana del fotografo tedesco Ruediger Glatz, a cura di Alessio de'Navasques: oltre 60 fotografie in bianco e nero dedicate a Pier Paolo Pasolini. La mostra è promossa da Roma Culture e organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo e rientra nel programma PPP100-Roma Racconta Pasolini promosso da Roma Capitale Assessorato alla Cultura con il coordinamento del Dipartimento Attività Culturali.
Attraverso una visione clinica, quasi scientifica, che sembra rievocare la tradizione foto- grafica tedesca fino alla Subjektive Photographie, l'artista incontra il grande intellettuale italiano in un processo di avvicinamento, di rifrazione e riflessione. L'ineffabilità di un de- stino solitario - motivo ricorrente nell'opera pasoliniana - il senso dell!assenza, palpabile in certi luoghi, oggetti, situazioni e memorie, la nostalgia dei personaggi che hanno vissuto quegli spazi, le presenze che fisicamente li hanno abitati e poi lasciati vuoti, tutto questo ha ge- nerato una visione personale e unica della figura del poeta nelle immagini dell!artista.
Ruediger Glatz ha già documentato la forza dell'assenza nella performance Embodying Pasolini, presentata in anteprima mondiale negli spazi del Mattatoio a Roma nel giugno del 2021, in cui la performer e attrice Tilda Swinton, Leone d’Oro alla carriera nel 2020, insieme a Olivier Saillard, curatore e storico della moda, hanno indagato, nella monumentalità scultorea dei costumi di Danilo Donati, la memoria dei personaggi pasoliniani che li hanno indossati. La Swinton, con la sua fisicità, diafana e forte allo stesso tempo, guidata da Saillard, ha ricercato nei buchi di tessuto, nel vuoto delle pieghe di questi oggetti inanimati, nella loro percezione materiale e immateriale, l'essenza stessa della cinematografia pasoliniana, dando vita a un’interpretazione di vibrante espansione emotiva. In mostra a Palazzo delle Esposizioni, un ciclo completo di immagini rievoca l'esperienza performativa del Mattatoio, come una “stanza” temporale, dove la lente di Glatz registra il magnetismo dell'azione. L’esposizione prolungata o multipla della pellicola crea sdoppiamenti e riflessi, restituendo la trasfigurazione dell'attrice nel pathos della performance. La luce imprime esattamente il riverbero di una “personificazione” che non tocca solo i diversi personaggi, ma anche Pasolini stesso.
Il momento dell’azione e il volto enigmatico della Swinton diventano un dispositivo riflettente, un punctum che feconda la creatività del fotografo, innescando un processo di conoscenza dell'opera di Pasolini nella riflessione e nella rifrazione di questa azione. Da qui il titolo della mostra Reflecting Pasolini e l'idea del progetto, che si completa con le immagini dei luoghi, quelli che Ruediger Glatz ha incontrato attraversando l'Italia alla ricerca dell’immaginario di Pier Paolo Pasolini. Il ciclo di fotografie denominato On PPP ricostruisce così questo percorso emotivo nel confronto tra passato e presente, nel rapporto di Pasolini con la città di Roma, documentando i cambiamenti, ma anche la magia immutata di certi confini e ormai mitologiche periferie.