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LA MAIL ART DI SANDRO RINALDI

LA MAIL ART DI SANDRO RINALDI

Nell’ambito della quinta edizione della fiera internazionale di arte contemporanea Affordable Art Fair Milano (19- 22 marzo 2015, Superstudio Più) sarà possibile conoscere da vicino il lavoro di Mail Art firmato dall’artista Sandro Rinaldi e alcune sue inedite composizioni eseguite su carta stropicciata oltre ad un collage del 1990. Osservatore attento, veloce, discreto del suo tempo ma anche efficace narratore di epoche trascorse, Rinaldi espone i suoi dipinti e disegni realizzati su buste, carte da lettere, post card e francobolli recuperati.

 

Nelle 10 opere esposte a Milano, la tecnica dell’acquerello si alterna a quella del collage e del pliage: il pigmento puro affievolito e stemperato nell’acqua, si fonde perfettamente con le sovrapposizioni delle carte, tramutando un mezzo utile e pratico come quello della lettera, in un messaggio nascosto sotto una sorta di parete palinsesto creata dal tempo e dalla visione dell’artista.

 

Nella sua opera si ripetono spesso luoghi cari all’artista, come ad esempio Barcellona ed Amsterdam: una sorta di musa ispiratrice per Sandro Rinaldi, immortalata infatti anno dopo anno in numerose vedute sempre dello stesso, amato isolato. I supporti dove lavora non sono mai “nuovi“ “Amo dare nuova vita alle cose dimenticate o divenute ormai inutili – afferma Rinaldi – è il mio modo di comunicare dove vorrei essere e con chi”. Una sorta di diario itinerante, che tiene vivi i contatti e si fa portavoce di emozioni e ricordi.

 

Con il lavoro di Sandro Rinaldi, nella Mail Art, già influenzata da Futuristi e Dadaisti e poi codificata da Fluxus, gli elementi extra-artistici vengono innalzati al grado di artisticità dall’azione dell’artista, attraverso un dispiegamento di tratti grafici e pittorici estremamente personali, a volte astratti, a volte vagamente figurativi.

 

Il fattore che più di tutti traccia una linea di confine dai precedenti estimatori della Mail Art è la veicolazione, da parte dello stesso Rinaldi, delle piccole opere attraverso la rete: questa operazione, della quale è un pioniere infaticabile, oggigiorno considerata spesso banale se non inevitabile, getta una nuova luce sulle possibili future sperimentazioni e consente alla corrispondenza di moltiplicarsi all’infinito e tramutarsi da privata a pubblica, da confidenziale a manifesta.