La forza di Artemisia
Ogni persona è speciale ed unica in quanto tale, perché, a prescindere da imperfezioni fisiche, evidenti o meno, è sempre portatrice di una propria bellezza interiore, di propri talenti ed emozioni e, dunque, a modo suo è speciale e completa. Questi concetti sono fondamentali per educare le nuove generazioni e la società tutta ad una cultura della non violenza e dell’inclusione di chi, per qualunque motivo, in apparenza appaia diverso dalla massa, arrivando invece a considerare quella diversità non più come un difetto, ma come un motivo di positivo confronto e di arricchimento reciproco. Tutto questo è ancora più importante e prezioso nel campo delle relazioni affettive ed amicali.
Basta canoni di bellezza standardizzati, quella sorta di artificiale ‘perfezione’ non esiste e piuttosto ha alimentato fenomeni di bullismo verso ogni ‘diversità’. Il cortometraggio ‘Artemisia’ vuole trasmettere a tutti, in particolare ai giovani, il messaggio fondamentale che “Imperfezione non significa incompletezza”. La protagonista del corto è Anna Fusco - in foto - che interpreta Emi, una disegnatrice nata senza il braccio sinistro. Fin da piccola la sua imperfezione le crea dei disagi, così si rifugia nel mondo dei fumetti divenendo autrice della sua stessa favola, in cui si rappresenta con l’aspetto della Dea guerriera “Artemisia”, che nella realtà si sente incompleta e non vuole essere considerata disabile, ma una persona normale come tutti.