Salpa da La Spezia il progetto "Fratelli d’A-Mare"
Da La Spezia ha preso il largo il progetto Fratelli d’A-Mare di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald e Fondazione Tender To Nave Italia
Un’iniziativa che si prende cura del rapporto fondamentale tra fratelli messo a dura prova durante un percorso di cura. Dieci tra ragazzi affetti da gravi patologie ospitati presso le strutture di Fondazione Ronald McDonald Italia e rispettivi fratelli sono salpati il 4 giugno da La Spezia per un'esperienza di vita comune su Nave Italia: un viaggio di cinque giorni da La Spezia a Civitavecchia, su un mezzo d’eccezione, un veliero con armo classico a “brigantino goletta”, che con i suoi 61 metri di lunghezza e i suoi 1.300 metri quadri di superficie velica è uno dei brigantini a vela più grandi ancora in attività. Tale idea è una delle varie iniziative messe in campo per celebrare i 25 anni di Fondazione Ronald McDonald in Italia, reso possibile grazie a Fondazione Tender To Nave Italia ETS. Fondazione Ronald, è presente sul territorio italiano con le sue strutture di accoglienza dove ospita intere famiglie, dai genitori, ai fratelli e le sorelle dei bambini in cura. Si tratta delle Family Room situate all’interno dei principali ospedali e delle Case Ronald, posizionate nelle loro vicinanze, nate per promuovere il modello “Family Centered Care” che pone al centro del percorso di cura di un bambino malato tutta la famiglia. Dal 1999 ad oggi, nel corso della sua attività in Italia, Fondazione Ronald ha supportato più di 54.000 bambini e famiglie, offrendo oltre 290.000 pernottamenti. E troppo spesso il difficile percorso di cura dei piccoli pazienti, unito alla lontananza da casa generano spesso disagio emotivo e psicologico all’intero nucleo familiare che mette a dura prova. Fondazione Ronald cerca di alleviare tale disagio, offrendo supporto e accoglienza a queste famiglie. Con “Fratelli d’A-Mare”, Fondazione Ronald insieme aFondazione Tender To Nave Italia propone un’esperienza di vita comune che favorisca il rafforzamento della relazione e un ripristino di un legame positivo tra fratelli che parli di inclusione, complicità e avventura, lontano da un contesto di tensione.
“Oggi abbiamo assistito all’inizio di un’avventura che darà la possibilità a queste coppie di fratelli di condividere un’esperienza unica. Siamo davvero felici di aver dato vita a questo progetto insieme a Fondazione Tender To Nave Italia, che sposa in pieno la nostra missione volta a garantire supporto e benessere all’intero nucleo familiare, secondo il modello di cura Family CenteredCare, che, come Fondazione Ronald, promuoviamo come parte integrante del percorso di cura di un bambino malato.” Ha così commentato Nicola Antonacci, Presidente di Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald’s. “ un progetto unico perché di solito l’attenzione è rivolta al bambino malato, invece qui lo sguardo si allarga agli altri bambini colpiti in modo indiretto dalla malattia. Auspico che questo progetto per i fratelli diventi un modello da replicare.”
A ciò si affianca la metodologia di Nave Italia, secondo cui l’opportunità di andare in mare per diversi giorni, sotto la guida del personale scientifico della Fondazione e del sapiente equipaggio della Marina Militare, aiuta a costruire autonomia ed empowerment personale poiché per la prima volta viene affidata ai ragazzi la responsabilità delle attività a bordo della nave. Fare le cose da soli, superando i propri limiti aiuterà a costruire la loro autostima, fornendo un senso generale di resilienza.
“Nave Italia - ha commentato il Direttore Scientifico Paolo Cornaglia Ferraris - è una nave scuola dedicata alla disabilità. Strumento unico al mondo, grazie al quale un metodo riabilitativo collaudato da 18 anni di esperienza, si è dimostrato di straordinaria efficacia. Il brigantino della Fondazione Tender to Nave Italia, è il luogo dove il “Metodo Nave Italia” rivela la propria forza, per la capacità di porre ogni persona di fronte ad un repentino “cambio di rotta” della propria esistenza. Nessuno sarà più prigioniero del proprio disagio dopo essere salito a bordo. Verrà coinvolto in un’avventura emozionante, gioiosa, che lo condurrà ad una vita diversa dalla precedente, fuori dai limiti della malattia. In pochi giorni, una squadra che condivide valori fatti di gerarchia e disciplina militare, prossimità, inclusione, valorizzazione di ciascuno, offre una cura di libertà”.
In cinque giorni di navigazione i ragazzi, sotto la guida degli operatori di Fondazione Ronald, del personale scientifico, di un terapeuta e dell’equipaggio della Marina Militare, potranno vivere così un'esperienza di valore: divertente, ricca di attività e bellezza, in cui i limiti e le barriere dovuti alla malattia rimarranno sullo sfondo. A bordo , infatti, i ragazzi avranno la possibilità di vivere e operare fianco a fianco, ciascuno con un ruolo preciso, diventando parte di uno stesso equipaggio, sfruttando a pieno le proprie potenzialità.