Il Golf trionfa nella Città Eterna
Sul difficile percorso dell'Olgiata Golf Club l’austriaco Bernd Wiesberger ha vinto con 268 colpi il 76° Open d’Italia.
il vincitore ha superato Matthew Fitzpatrick. Ottima prova anche per gli italiani in gara, infatti si sono classificati tra i top ten gli azzurri Francesco Laporta, settimo con 275 , e Andrea Pavan, decimo con 276. Davanti a 8.000 spettatori, tra i quali tantissimi giovani, Wiesberger è stato il primo austriaco a imporsi nell’Open italiano. Il viennesee ha festeggiato nel modo migliore il suo 34° compleanno, superando in un acceso finale l’inglese Matthew Fitzpatrick (269, -15). Con il secondo successo in un torneo delle Rolex Series e il settimo sul circuito (tre nel 2019) Wiesberger è salito al vertice della Race To Dubai (ordine di merito del tour), al 22° posto nel World ranking e ha ricevuto un assegno di 1.166.660 dollari su un montepremi di 7.000.000 di dollari che l’Open, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, manterrà fino al 2027. Terzo posto per lo statunitense Kurt Kitayama (272, -12), e quarto per l’inglese Andrew Johnston, per lo scozzese Robert MacIntyre e per l’austriaco Matthias Schwab (273, -11). Laporta e Pavan sono stati tra i grandi protagonisti dell’evento. Il primo, pugliese, ha brindato al 29° compleanno nella prima giornata di gara, si è distinto per aver operato una bella rimonta dopo il 28° posto della seconda frazione, passando per il 13° nella terza. Finale in 68 (-3) colpi con sei birdie e tre bogey, e spettatori che non finivano di applaudirlo.
In campo Laporta aveva un preciso obiettivo, la ‘carta’ per il circuito 2020. “Mi servivano due birdie per sperare di prenderla. Ci ho provato – ha detto – alle buche 17 e 18. Purtroppo non è andata come volevo. Resta comunque il mio gran torneo e una giornata fantastica dove ho espresso un ottimo golf e ho tenuto bene la pressione. A voler cercare qualcosa posso solo dire che non sono stato impeccabile con i ferri, ma ho rimediato con un putter ben caldo. Per la ‘carta’ ho anche la chance sul Challenge Tour. Manca ancora qualcosa par conquistarla, ma mi sento molto a mio agio sul campo e sono estremamente fiducioso. Da domani penserò solo a quello. Mancano ancora tre gare sul Challenge e le affronterò con la massima determinazione”.
Pavan, 30enne romano, cresciuto all’Olgiata GC, beniamino del pubblico, è stato sempre nelle prime posizioni. E’ rimasto in corsa per il titolo fino alla settima buca dell’ultimo turno, quando si è portato a tre colpi dal leader, poi un errore ha frenato la rincorsa.
“Sono soddisfatto. Non è mai facile – ha dichiarato – giocare in casa e penso di aver espresso un buon gioco pur non avendo avuto buone sensazioni dal tee. Purtroppo oggi ho sbagliato praticamente tre colpi che ho pagato carissimi, mentre tutto il resto è stato molto buono. Il giro mi ha procurato tantissime emozioni e in particolare alla buca 4 quando ho messo a segno la palla da lontano con il wedge per l’eagle. Ho cercato di lottare fino alla fine, ho effettuato un’ottima partenza, ma purtroppo non ne ho poi approfittato, anche se onestamente era molto difficile vincere. Ho apprezzato il caloroso sostegno degli spettatori, mi sono qualificato per disputare il il WGC-HSBC Champion in Cina, ho accumulato altra preziosa esperienza, vedo che il mio gioco continua a migliorare e per i problemi dal tee comincerò subito a lavorare”.
Sul green della buca 18 la cerimonia di premiazione, presentata da Alessandro Rogato, Presidente del Comitato Organizzatore Open d’Italia; ha visto la presenza di Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf e Vicepresidente vicario del Coni; Eugenio Patanè, Presidente Commissione mobilità e lavori pubblici e Consigliere Regione Lazio; Carlo Mornati, Segretario Generale del Coni; David Williams, Tournament Director European Tour; Gian Paolo Montali, Direttore Generale Progetto Ryder Cup 2022; Barbara Zonchello, Direttore del Comitato Organizzatore Open d’Italia; Giovanni Sernicola, Presidente Olgiata Golf Club e in rappresentanza di Rolex Italia, Gian Paolo Marini e Stefan Muller. Franco Chimenti ha salutato il pubblico entusiasta con queste parole: “Proporrò al Consiglio Federale di organizzare anche l’Open d’Italia del 2020 all’Olgiata Golf Club” .
"Complimenti a Wiesberger per la vittoria meritata. Sono particolarmente felice anche per Francesco Laporta, un talento con un grande futuro davanti a sè ” ha aggiunto il Presidente FIG. “Il 76° Open d’Italia è stato il miglior viatico verso la Ryder Cup 2022 che verrà ospitata dal Marco Simone Golf & Country Club in una città che si è confermata ancora una volta unica. Questa settimana ha confermato che il golf sta diventando uno sport sempre più popolare”.
Eugenio Patanè ha dichiarato: “Siamo felici di aver sostenuto convintamente come Regione Lazio l’Open d’Italia di golf che torna nel nostro territorio dopo tanti anni. L’Open d’Italia è motivo di orgoglio per il suo prestigio sportivo ma anche di soddisfazione per l’importanza che tributiamo al turismo golfistico con un impegno che è un buon preludio per tutto quello che stiamo facendo e faremo in vista della Ryder Cup 2022”.
Con 29.000 spettatori totali il 76° Open d’Italia ha conquistato tutti, anche tanti neofiti e famiglie con bambini che hanno potuto avvicinarsi al mondo del golf e fare la loro prima prova sul green. Il percorso dell’Olgiata Golf Club è stato un severo test per i giocatori in gara, che hanno avuto parole di elogio per le perfette condizioni in cui è stato presentato, grazie all’opera sapiente dei greenkeepers. Inaugurato nel 1961, il tracciato è stato disegnato dall’architetto inglese C. Kenneth Cotton ed è stato poi oggetto di un profondo restyling nel 2012 a cura dell’architetto americano Jim Fazio. Completa la struttura un secondo percorso a 9 buche, per un totale di 27 buche e un’ampia Club House ispirata ai Country Club americani e perfettamente armonizzata nello splendido contesto naturalistico che la circonda, un orgoglio per l'Italia e per la crescita di questo sport sano e sostenibile da poter praticare a tutte le età.