In viaggio fra 'Geometrie' di vetro
La nota designer Benedetta Brachetti Peretti ha sempre avuto la passione per gli oggetti in vetro, che si è espressa nel disegno e nello studio delle materie prime. Inizia, per passione a disegnare da giovanissima oggetti con un proprio stile distintivo, che porta avanti negli anni fino a farlo diventare il proprio lavoro. Nel tempo affina l’abilità artistica e la creatività, cominciando a disegnare, bicchieri, caraffe, vasi, scatole da tavolo, con materiali preziosi come il vetro di Murano. Le sue creazioni, infatti, sono realizzate anche dai Maestri muranesi.
Negli anni, ha perfezionato la tecnica della lavorazione a rilievo del vetro che consiste nella creazione, sulle superfici dell’oggetto, di segni e ombre scolpiti con la silice. Il risultato delle incisioni è l’esaltazione della lucentezza e della trasparenza del vetro stesso attraverso la materia e attraverso la luce e i suoi riflessi.
Nelle sue collezioni protagonisti sono “il colore” e la “geometria” applicati ad elementi di arredo e di design da posizionare in ogni ambiente. Piccoli tavoli in vetro colorato a fuoco e incisi a mano uno per uno che riprendono i disegni di antiche “tappezzerie” in velluto di seta con gambe nere in legno.
Altra passione della designer sono le “tavole” arricchite da oggetti sempre in vetro inciso e, in particolare fiori e foglie concepiti per poter creare, con l’immaginazione, un centro tavola come si desidera ed ogni volta diverso, aggiungendo o modificando la quantità dei vari pezzi. Tutto trasparente in modo da ornare e non appesantire. “Ogni componente può variare e creare così scenografie varie” afferma Benedetta Brachetti Peretti “questa collezione vuole proprio ampliare i modi di arredare degli interni.
Tra i vari oggetti che Benedetta crea, ci sono i photophores o fotofori che predilige in modo particolare, negli anni si è ispirata a svariati soggetti da motivi floreali a tessuti antichi. Una delle sue collezioni più amate è “Geometrie” composta da creazioni lavorate in modo differente fra cui: Pedro, Greco, Metropolis e Scacchi. Ognuna è nata dalla suggestione delle architetture e linee compositive che l’artista ha percepito durante la sue visite in città diverse. In particolare, Pedro nasce dalle memorie che Benedetta ha riportato dalla città di Lisbona, Greco dalla visita a Vienna, Metropolis dai ricordi di New York e infine, Scacchi, dalla suggestione delle architetture razionaliste che caratterizzano la città di Berlino.