Antonia Sautter chiude la Venice Fashion Week
La Venice Fashion Week 2022 ha trasformato la città lagunare in una vera e propria passerella d’eccezione – oltre 40 gli atelier aperti in tutti i sestieri della città - con l’intento, dichiarato, di puntare i riflettori della scena fashion sull’alta sartoria e sui mestieri di alto artigianato e raccontare ad un pubblico internazionale la variante Made in Venice della moda, vale a dire, un'avvincente storia sartoriale fatta di sete e stoffe pregiate, contaminazioni culturali e materiche, tessuti tinti e stampati in tutte le sfumature delle spezie, accessori e ornamenti che testimoniano con le loro fogge l’incontro tra Oriente e Occidente.
Di questo modo slow & chic di fare moda che Venezia rivendica con orgoglio, Antonia Sautter, l’imprenditrice e stilista veneziana cui è stato affidato l’evento di chiusura dell’intera kermesse, è da sempre un’originale e raffinata interprete.
“Antonia Sautter è un Maestro del “Saper fare” che connette la moda con l’alto artigianato, la cultura internazionale e Venezia con l'Oriente. – dichiarano i curatori di Venice Fashion Week, Laura Scarpa e Lorenzo Cinotti - Nelle sue creazioni
realizzate interamente a mano Antonia unisce antiche tecniche artigianali veneziane alla moda contemporanea.”
La sfilata Kimono à porter – questo il titolo in calendario per la serata su invito del 29 ottobre che si terrà a Palazzo Nani – si pone come ideale sigillo di un’edizione più che mai improntata ai temi della sostenibilità mentre Antonia Sautter, reduce dal successo dello show benefico Dreaming in Azur a tutela degli oceani in collaborazione con Venetian Arts Foudation e Prince Albert II of Monaco Foundation - conferma l’anima green che sottende la nuova collezione: - “Siamo abituati a pensare alla bellezza di Venezia come a qualcosa che riguarda le sue architetture e i suoi monumenti, ma Venezia è anche – ed evidentemente – l’incontro paesaggistico tra terra e mare, una meraviglia che noi veneziani abbiamo sempre sotto gli occhi e di cui talvolta non ci curiamo abbastanza” dichiara Antonia Sautter. “Dopo l’esperienza di Dreming in Azur, il racconto per quadri scenici della magnificenza e fragilità dei nostri oceani in collaborazione con il mio esclusivo cast de Il Ballo del Doge volevo declinare l’idea di valorizzazione e salvaguardia della natura anche in ambito
sartoriale, traducendo la bellezza naturale della mia città natale in capi e accessori di uso quotidiano che promuovessero un messaggio, più ampio, di sostenibilità.”
I pregiati velluti di seta con cui Antonia Sautter è solita confezionare i suoi kimono dal taglio contemporaneo ed unisex, si tingono per l’occasione di tenui note floreali a contraltare di una rigogliosa palette di verdi e di fantasie d’ispirazione marina su sfondi di turchese o azzurro mare opalescente. Completano l’ensamble della collezione Natural Azur gli accessori: sciarpe, borse, dal manico in legno di bambù, foulard, pantuffe e cuscini.