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A VENEZIA con Mademoiselle Chanel

A VENEZIA con Mademoiselle Chanel

La donna che legge è il settimo episodio di CULTURE CHANEL.

Questa volta l'universo di Gabrielle Chanel è raccontato dalla prospettiva inedita del suo rapporto con la letteratura e gli scrittori. Per la prima volta viene svelata ed esposta la biblioteca di Mademoiselle Chanel e ne rivela una fervida lettrice.

 

 

 

Tutto questo nella cornice evocativa della magica Venezia, uno dei suoi principali luoghi d’ispirazione, che da sempre ha stimolato l’universo estetico di Mademoiselle Chanel. Gli ori veneziani brillavano nel suo appartamento di Rue Cambon, dove le pareti erano di tela di juta dipinta d’oro, decorate con grandi specchi, mensole e due Mori scolpiti in legno che richiamavano l’atmosfera raffinata e barocca dei palazzi della Serenissima. I numerosi gioielli e oggetti liturgici bizantini, le croci e i reliquiari, le ispirano sontuosi gioielli, ma anche alcuni preziosi abiti ricamati con filo d’oro.
Il leone, legato all’immagine di San Marco, Santo patrono della città, ne è l’emblema. E sotto questo segno, inoltre, è nata Mademoiselle Chanel, il 19 agosto 1883. Nel suo appartamento  ovunque  oggetti d’arte con l'effigie del leone e non a caso la testa di leone è elemento decorativo frequente delle sue creazioni da sempre.

 

 

La mostra compie un percorso - la biblioteca di Coco Chanel ne è il  fulcro - che si 
sviluppa attorno a quattro sequenze: La vita che conduciamo, Le confidenze dell’invisibile, Thoughts that make you think e Gli aspetti del tempo. Circa 350 pezzi, capaci di restituirci il ritratto intimo di una creatrice - presentata attraverso le sue letture - che ha saputo fare della propria vita una leggenda.
Libri, numerose dediche, archivi, fotografie, quadri, disegni, oggetti d’arte provenienti dal suo appartamento, gioielli e profumi entrano in risonanza con un guardaroba di creazioni di moda, firmato da Karl Lagerfeld, che svelano, al pari di una biblioteca, il vocabolario estetico ideato da Gabrielle Chanel e costantemente arricchito nel tempo: dall’importanza del disegno, alla predilezione per il classicismo, dall’attrazione per il barocco, al suo amore per la Russia e gli ori di Venezia.
Coco confidò all’amico Paul Morand: “I libri sono stati i miei migliori amici”.
Tuttavia, frequentare i libri costituisce sempre un paradosso: è il silenzio della lettura che le apre gli occhi sul mondo e che le permette, al contempo, di fuggire da esso, di sognare il suo destino, di costruire se stessa trovando nelle opere, gelosamente custodite, la forza e i mezzi per scrivere la propria leggenda.

La donna che legge si apre proprio su un appunto scritto di proprio pugno da Gabrielle Chanel:
“La vita che conduciamo non è mai granché, la vita che sogniamo è invece la grande esistenza perché la continueremo oltre la morte”.
Leggere e sognare la propria vita fino a volerne modificare il corso, è ciò che contraddistingue anche Emma Bovary. Il manoscritto del più celebre romanzo di Gustave Flaubert, pubblicato nel 1856, è esposto eccezionalmente in occasione della mostra.

Si percorre un dialogo attraverso le epoche, che va dall’Antichità fino ai contemporanei, costellato delle opere di Sofocle, Virgilio, Rabelais, Shakespeare, Montaigne, Madame de Sévigné, Baudelaire, Verlaine, Barbey d’Aurevilly, Lautréamont, Rilke, Proust, Claudel, Apollinaire e Mallarmé.
La scrittura poetica costituisce il cuore della biblioteca e la poesia, a cui Mademoiselle Chanel è profondamente legata, le permette di stringere legami di amicizia profondi con personaggi straordinari come Jean Cocteau, Max Jacob, Pierre Reverdy, che le dedicano poesie e le inviano lettere.

Dunque una mostra, un percorso esperenziale, una misteriosa scoperta e un viaggio interiore che conduce ad inaspettate riflessioni.

 

Culture Chanel, la donna che legge

 

Ca’ Pesaro

Fino all'8 gennaio 2017 

Dal martedi alla domenica

Orari: 10 - 17
Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Santa Croce 2076, 30135 Venezia

 

www.culture-chanel.com