A tavola con il Doge
di Susanna Tanzi
Un'esperienza che rievoca i sontuosi banchetti offerti dal capo della serenissima, Andrea Gritti, nel XVI secolo, con ricette cinquecentesche reinterpretata in chiave contemporanea da Daniele Turco, executive chef del Club Doge al The Gritti Palace di Venezia. Una formula nuova e molto apprezzata soprattutto dalla clientela internazionale, che alla grande tavola allestita con un'eleganza e uno charme che riportano davvero ai fasti di un tempo - con grandi mazzi di fiori delicati e coloratissimi nei grandi vasi di cristallo, posate e piatti d'epoca e preziosi calici di Murano - si godono una cena d'antan. Piatto forte, dopo un'ouverture di Seppia, fave e cipolle rosse e il Risotto di erbette primaverili con fonduta di casatella trevigiana, il Saor di colombini e il Pollo del Doge (frammentato al momento dal capo sala davanti ai commensali). Gran finale in dolcezza con ilTrionfo di frutta e crema fritta del Doge con spuma di zabaglione. Per i piatti del Doge, i vini di accompagnamento sono Malvasia e Marzemino, con altri provenienti dai possedimenti in Istria. In particolare, Collio Ribolla Gialla Maralba, M. Felluga 2017, Chioma Integrale Vignai da Duline 2017, Osar Masi 2011, Recioto di Soave Le Colombare, L. Pieropan 2015.
Il senso di questo ritorno al passato? Paolo Lorenzoni, eclettico e appassionato general manager del Gritti, lo spiega così: "Abbiamo voluto onorare in bellezza l'anno di celebrazioni per il 70° anniversario dalla prima inaugurazione dell'hotel. Grazie all’estro creativo di Daniele Turco, proseguiamo felicemente lungo il tracciato intrapreso dalla nostra offerta enogastronomica, capace di soddisfare le esigenze e i desideri degli ospiti, innovandosi senza snaturarsi. Il nuovo Menù del Doge consolida l’esperienza dei palati più ricercati, in sintonia con ilmodello di ristorazione promosso, con proposte godibili h 24”.Un'esperienza che si prounga nella Infine, con The Gritti Epicurean School, la scuola di cucina guidata da Daniele Turco, dove gli ospiti possono scoprire tutti i segreti delle ricette tradizionali e gli ingredienti scelti dallo chef, partecipando a una speciale lezione privata in sua compagnia. Mentre al Bar Longhi (e, durante l’estate, il suo spazio esterno, la Riva Lounge, con panorama mozzafiato sulla Basilica di Santa Maria della Salute), uno migliori cocktail bar della città, accanto all’ampia offerta di mixology, gli ospiti possono gustare una selezione di proposte dolci e salate. L’ambiente, intimo e accogliente, è impreziosito da vetri di Murano, dal bancone in marmo policromo e dai sei dipinti dell’artista cui il bar deve il nome.
A completare il senso di bellezza e di esclusività, gli arredi e gli ambienti dello splendido edificio in stile gotico affacciato sul Canal Grande e realizzato nel 1475, prima residenza privata del Doge Andrea Gritti e successivamente - a partire dalla fine del XIX secolo - uno degli hotel più prestigiosi e sofisticati della città. Nelle sue stanze hanno soggiornato tra gli altri Ernest Hemingway, Marcello Mastroianni, Lauren Bacall, Igor Stravinskij.