Il Museo Olimpico di Losanna diviene un suggestivo viaggio nell’abbigliamento sportivo dal 1800 ai giorni nostri: 289 capi in esposizione, 26 sport rappresentati, 15 brand di lusso. Questo avvincente percorso attraverso l'evoluzione dell'abbigliamento sportivo dal 1800 ad oggi viene reso possibile dalla Mostra “Moda e Sport, da un podio all’altro” allestita in 800 metri quadrati di esposizione al Museo Olimpico, situato a Losanna, sulle rive del lago Lemano, e visitabile fino al 27 aprile 2025.
La kermesse rende omaggio agli stilisti innovativi del periodo tra le due guerre ed esamina la crescente influenza dello sport sulla moda contemporanea. I visitatori potranno immergersi nelle storiche collaborazioni tra le maison di Alta Moda e i brand sportivi, scoprendo il ruolo centrale degli atleti come ambassador e testimonial.
“Con questa mostra, intendiamo esaltare il lato glamour dello sport, i Giochi Olimpici e le collezioni del museo Olimpico da una nuova prospettiva - ha affermato Angelita Teo, Direttrice del Museo Olimpico - A prima vista, moda e sport sono mondi diversi. Da una parte gli strass e le paillettes, dall’altra le tute e i body. Eppure, nel corso dell’ultimo secolo, si sono influenzati a vicenda, prima in modo discreto e poi più apertamente. Lo stadio è diventato “the place to be”, con gli atleti che sfoggiano abiti degni delle passerelle della Settimana della Moda, mentre i tessuti tecnici sfilano per le strade, indossati sia dagli appassionati di stile che dagli sportivi. Il confine tra sport e moda non è mai stato così sottile, il dialogo non è mai stato così fertile”.
Progettata da Sophie Lemahieu del Musée des Arts décoratifs di Parigi, la mostra è stata adattata in collaborazione con il Museo Olimpico per esaltare gli affascinanti legami tra moda e sport.
“Grazie ai proficui scambi tra il personale scientifico delle due istituzioni, i visitatori potranno scoprire la continua commistione di moda e sport, dal XIX secolo a oggi, attraverso un’ampia gamma di capi d’abbigliamento, ma anche opere d’arte, fotografie, manifesti e sculture che contestualizzano questi legami così speciali” ha concluso Sophie Lemahieu, curatrice dell’esposizione.